CE altri temi

Mais c’est dans la lutte que finalement j’ai trouvé ma paix
Albert Camus

Ultimo intervento:

Giovedì sera, 6 ottobre 2011, nel dibattito su Terrorismo e diritti dell’uomo, come portavoce del Partito Liberale Democratico. Intervento a braccio.

Abuso del segreto di Stato:

Il mio ultimo rapporto all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa è stato dedicato al tema “Les recours abusifs au secret d’Etat et à la sécurité nationale: obstacles au contrôle parlementaire et judiciaire des violations des droits de l’homme”. Il rapporto è stato approvato senza opposizione dalla Commissione delle questioni giuridiche e dei diritti dell’Uomo a Parigi il 7 settembre e a grande maggioranza dall’Assemblea il 6 ottobre 2011 a Strasburgo.
Il rapporto esiste anche in versione English.Vedi anche il verbale del dibattito in Assemblea.

Penultimo rapporto:

Sull’attività del Bureau e della Commissione permanente, occasione per fare riflessioni di carattere generale e legate all’attualità, lunedì 3 ottobre 2011

Medio Oriente:

Dibattito d’urgenza a seguito del grave incidente al largo di Gaza tra l’esercito israeliano e una flottiglia di navi che volevano consegnare soccorsi umanitari. Intervenuto nel dibattito sul rapporto dell’on. Fassino, il 24 giugno 2010.

Guerra Russia Georgia:

Quale presidente della Commissione ho introdotto il dibattito nell’Assemblea plenaria mercoledì 28 aprile 2010  sulla situazione nel Caucaso del Sud a seguito del conflitto Russia – Georgia, entrambi Stati Membri del Consiglio.

La corruzione nella giustizia:

Nella sessione di gennaio 2010 si è svolto un dibattito sulla corruzione giudiziaria. Sono intervenuto come portavoce del Gruppo liberale. Non è mancato un battibecco con un rappresentante italiano. Vedi il verbale del dibattito svoltosi il 27 gennaio 2010.

L’Ucraina sabota la Corte:

La lotta di potere in corso da tempo in Ucraina ha anche serie consegunze sulla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Conformeente alla Convenzione il governo ha presentato nel 2007 una lista di tre candidati per la sostituzione del giudice ucraino che andava in pensione. Se i tre candidati sono ritenuti idonei, l’Assemblea elegge, tra i tre, il Giudice. Siccome c’era un candidato che improvisamente non era più grato al governo, l’Ucraina ha voluto ritirare la lista (ciò che non è consentito) poi fatto ritirare un candidato, rifiutandosi poi di completare la lista.
Ho proposto con una mozione, firmata da 20 colleghi, di sospendere i diritti di voto della delegazione ucraina presso l’Asemblea parlamentare. Sono poi stato incaricato di redigere il rapporto, presentato in data 20 giugno 2009 e discusso il 23 giugno. La minaccia ha avuto effetto: l’Ucraina ha ora chiesto al Comitato dei ministri di chiedere alla Corte un parere giuridico sulla procedura e la legittimità di ritare la lista. Ultimo tentativo di un governo che decisamente non si preoccupa dell’interesse dei propri cittadini. La Corte ha nel frattempo (gennaio 2010) reso il suo parere: la nostra commissione ha ragione, l’Ucraina deve ora far fronte ai suoi obblighi.

Darfur:

La situazione umanitaria nel Sudan e nel Darfur è catastrofica. Un vero e proprio genocidio è in corso nella quasi più totale indifferenza. Ho chiesto all’Assseemblea parlamentare di affrontare il tema nel corso di un dibattito di attualità La proposta è stata accettata ed è spettato a me aprire il dibattito il 18 aprile 2007:
– Marty – Darfur

La Corte dei diritti dell’uomo:

La Corte dei diritti dell’uomo è vittima del suo successo. 800 milioni di europei possono ricorrere alla Corte se, una volta esaurite le istanze nazionali, ritengono di essere stati vittime di una violazione dei loro diritti fondamentali. Attualmente ci sono circa 90’000 ricorsi in attesa di giudizio. Il Consiglio dei Ministri e l’Assemblea prlaamentare hanno proposto alcuni provvedimenti procedurali per rendere più snella e più efficace la procedura e il lavoro della Corte. Le proposte sono contenute nel Protocollo 14 che modifica e completa la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Per entrare in vigore il Protocollo deve esssere firmato da tutti i governi e ratificato da utti i parlamenti dei 47 paesi membri. Tutti lo hanno fatto, ad una sola eccezione: il Parlamento della Federazione Russa, la Duma.
A gennaio 2007 ho quindi proposto di tenere un dibattito di attualità all’Assemblea su questo importantissimo tema. La proposta è stata accettata. Vedi il mio intervento che introduce il dibattito, il 25 gennaio 2007:
 Marty – Protocollo 14
Sono poi stato incaricato, con un collega del Bundestag di recarmi a Mosca per incontrare tutte le frazioni della Duma per spiegare l’importanza di una sollecita ratifica del Protocollo 14. La trasferta è stata effettuata dal 1° al 3 aprile; i colloqui sono stati intensi ed interessanti. Confido in una prossima ratifica da parte della Duma.
Intanto la situazione della Corte continua a peggiorare: all’inizio del mese di ottobre 2007 le cause in attesa di decisione erano oltre 100’000. Ho pertanto chiesto un altro dibattito all’Assemblea che ha avuto luogo il 2 ottobre 2007:
– Marty 2.10.07

Kossovo:

Il 16 marzo 2004 sono stato chiamato a procedere un’audizione a Parigi sulla situazione dei diritti dell’uomo nel Kossovo. Sono stati sentiti i rappresentanti dell’ONU, dell’Autorità provvisoria, l’Ombudsman e i rappresentanti delle comunità albanesi e serbe.
Il rappresentante dell’ONU ha tracciato un quadro estremamente positivo, smentito tuttavia da altre testimonianze. Il giorno dopo sono scoppiati gravissimi disordini nel Kossovo ai danni della minoranza serba.
Il 28 aprile 2004 l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa si è chinato sul tema. In quell’occasione sono stato intervistato, con grande risalto, dal giornale in serbo-croato VESTI (250’000 copie) sulla situazione nel Kossovo:
 Vesti intervista 
Sono intervenuto a tre rirpese in Assemblea plenaria in occasione di dibattiti sulla situazione nella regione:
– Marty 5 ottobre 2004
– Marty 25 gennaio 2005
– Marty 21 giugno 2005

Nel 1999, in piena crisi del Kossovo, ero andato in Albania e avevo avuto l’occasione di visitare dei campi per profughi. Scrissi un articolo con alcune riflessioni:
– Oltre l’angolo di casa (La Regione, 20 aprile 1999)

In merito al riconoscimento dell’indipendenza del kossovo da parte della Svizzera, vedi il mio articolo nella rubrica Pubblicazioni, Politica federale.

Cipro:

Nel 2002 sono stato incaricato di redigere un rapporto sulla situazione dei diritti dell’uomo delle minoranze greco-ortodosse e maronite che vivono nella parte nord (turca) dell’isola di Cipro. Sono stato sul posto interrogando molte persone ed incontrando le autorià di ambo le parti di Cipro, compreso il presidente della parte turca Denktash. Il mio rapporto è stato approvato nel 2003:
– Rapporto Marty Cipro
Ho avuto l’occasione di intervenire sulla situazione a Cipro in occasione di due successivi dibattiti:
– Marty 28 gennaio 2004
– Marty 29 aprile 2004