Altri temi

Être Homme, c’est réduire au maximum sa part de comédie
André Malraux

Guernica, Picasso

Sans papiers:

I giovani “sans papiers”, ora ammessi nella scuola, devono poter fare un apprendistato; intervenuto a favore il 14 settembre 2010.

Iniziativa popolare sulle armi:

Dibattito agli Stati: intervenuto il 13 settembre 2010

Accordo UBS _ USA:

Gli Stati hanno accolto l’accordo tra la Svizzera e gli Stati Uniti in merito alla vicenda UBS. Non era una decisione facile, ma, in realtà, non c’era altra scelta. In merito al mio intervento del 3 giugno 2010, il quotidiano Le Temps scrive:
Les orateurs sont nombreux à insister sur l’absence d’autre choix que de ratifier l’accord. Dick Marty, lui, n’est pas un homme à se coucher devant la raison d’Etat. Il approuve pourtant l’accord, et a dit pourquoi avec une force peu commune.
Il Nazionale respinge l’accordo, gli Stati, in seconda tornata, ribadiscono il SÌ, con 31 voti contro 9. Vedi il mio intervento del 9 giugno 2009.

Un confronto con il collega Luc Recordon su questa tema è stato pubblicato da Le Temps del 14 giugno 2010.
Intervenuto anche nel dibattito sull’opportunità di insediare una Commissione d’inchiesta parlamentare, il 14 giugno 2010.
Sulla vicenda UBS, vedi anche più sotto, in questa pagina.

Alessandro privato della Mamma:

Storia allucinante sottratto alla madre e trattenuto dal padre in Italia. Alessandro è vittima dell’incuria, dell’incompetenza e della negligenza grave di tutta una serie di autorità. Vedi interpellanza del 30 novembre 2009. Vedi anche articolo del Corriere del Ticino del 1 dicembre 2009.
Il 3 febbraio 2010 giunge la risposta del Consiglio federale all’interpellanza. Dibattito in plenum, con interventi mio e della CF Widmer-Schlumpf, il 18 marzo 2010.

Pacchetto congiunturale:

Ho sostenuto il 3. Pacchetto congiunturale che prevede misure temporanee per lottare contro la disoccupazione. La maggioranza del PLR l’ha purtroppo respinto, con l’UDC; da rilevare, in ogni caso, che la maggioranza dei PLR degli Stati l’hanno sostenuto. Il mio intervento del 9 settembre 2009.

Iniziativa anti-minareti:

Mi sono pronunciato per l’anti-costituzionalità dell’iniziativa popolare: vedi il dibattito al Consiglio degli Stati del 5 giugno 2009.
Vedi anche i contributi sul tema nella rubrica Pubblicazioni –> Politica federale

guerRa civile di spagna

I combattenti svizzeri che hanno combattuto a fianco dei repubblicani nella guerra civile in Spagna sono stati a suo tempo condannati. Un atto parlamentare chiede la loro riabilitazione. Dopo tanti anni c’è finalmente un ampio consenso per questo atto di giustizia. Eppure un intervento di un collega UDC mi ha indotto a intervenire per precisare alcune cose. La sua tesi: i Repubblicani erano appoggiati da Stalin e volevano così una dittatura; gli ho ricordato che se l’Armata Rossa non fosse intervenuta nella Seconda Guerra Mondiale probabilmente non saremmo qui a dibattere … e non per questo siamo diventati comunisti. Dibattito del 12 marzo 2009.

UBS:

Nel dibattito che ha fatto seguito ai provvedimenti urgenti del Consiglio federale a favore dell’UBS, mi sono pronunciato a favore della restituzione dei “bonus” dei manager. Maggioranza agli Stati, mentre il Nazionale si è opposto. Mio intervento del 15 dicembre 2008.
Vedi anche la sezione Pubblicazioni – Politica federale.

Immunità Toni Brunner:

Nella vicenda Blocher-Rochschacher, Toni Brunner ha verosimilmente diffuso documenti confidenziali. Contro di lui è stata sporta denuncia. Per avviare la procedura penale è però necessario che il Parlamento sospenda l’immunità parlamentare. Mi sono pronunciato contro la sospensione dell’immunità nel mio intervento del 10 dicembre 2008.

la vicenda dell’ing. youssef nada – liste nere dell’onu:

Una vicenda che non fa onore né al nostro Paese, né all’ONU. È stato ccusato di aver finanziato i terroristi dell’11 settembre ma negli Stati Uniti non è stato aperto un procedimento a suo carico; si è preferito indurre gli svizzeri e gli italiani a farlo.. La procura federale ha abbandonato il procedimento a suo carico dopo un’inchiesta durata oltre tre anni. Il contribuente svizzero ha dovuto interamente assumere le ingenti spese di difesa. Ciononostante egli rimane sulla “lista nera” dell’ONU, il suo patrimonio rimane sequestrato, la sua libertà di movimento fortemente limitata. Tutto questo in violazione dei più elementari diritti del cittadino. La sua colpa? Essere musulmano ed esponente dei Fratelli Musulmani (un movimento sul quale circolano molte dicerie e poche verità). Nel frattempo anche la giustizia milanese ha archiviato l’inchiesta: nulla è emerso contro l’ing. Nada.
Sulla vicenda ho presentato un‘interpellanza, discussa in plenum il 7 dicembre 2005: la posizione del Consiglio federale è assai “pilatesca”: non possiamo fare altro che applicare le decisioni del Consiglio di Sicurezza, anche se le stesse sono arbitrarie!

È pure emerso che la Procura federale, al di fuori di qualsiassi procedura, ha concesso nel 2002 alla polizia americana FBI di fotocopiare tutti gli atti sequestrati presso l’ing. Nada e la banca Al Taqwa. Youssef Nada ha sporto una denuncia contro la Procura federale; è stato nominato un procuratore straordinario e l’inchiesta è in corso o, meglio, si trascina faticosamente: la prescrizione sembra già essere intervenuta per parte degli atti … È pure pendente un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’Uomo di Straburgo.

Il Corriere del Ticino ha dedicato un ampio servizio alla vicenda nella sua edizione del 4 aprile 2006.

Ho portato il caso e, più in generale, la problematica delle liste nere dinanzi all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Nel gennaio del 2008 è stato approvato a larghissima maggioranza il mio rapporto. Ho chiamato l’ing. Nada a testimoniare attraverso un messaggio video. Vedi  Liste nere ONU

Il regista ticinese Andrea Canetta ha dedicato un eccellente documentario sulla vicenda Youssef Nada diffuso nell’ambito della rubrica “Storie” della TSI il 2 novembre 2008. Segnalo pure una lunga intervista dell’ing. Nada a cura di Silvia Cattori.

Sempre sul tema vedi alcune interviste sull’attività non proprio limpida del Ministero Pubblico della Confederazione nella rubrica Pubblicazioni – Politica federale  – 2005

L’ing. Nada ha aperto un sito internet: youssefnada.ch

Questa vicenda mi rivolta poiché costituisce un’ingiustizia di Stato da parte di chi avrebbe il dovere di proclamare e mettere in atto i principi fondamentali dello stato di diritto, della democrazia e del rispetto della dignità della persona.

Il 12 giugno 2009 ho presentato una mozione che chiede di non più applicare le sanzioni del Consiglio di Sicurezza che calpestano in questo modo i diritti fondamentali del cittadino. Nonostante l’opposizione del Consiglio federale, il Consiglio degli Stati accoglie la mozione l8 settembre 2009 con 28 voti a … 0 !

Con decisione 23 settembre 2009 del Comitato delle sanzioni delle Nazioni Unite l’ing. Youssef Nada e la sua ditta sono stati cancellati dalla lista nera dei sospetti sostenitori del terrorismo. Otto anni di battaglie e di sofferenze per la famiglia Nada. Ho sempre creduto nella sua innocenza e ho sempre condannato – e continuerò a farlo – condannato il modo totalmente arbitrario con il quale sono allestite tali liste. Vittoria tardiva della giustizia.
Ma chi indennizzerà la famiglia Nada? Vedi l’ampio servizio di Matilde Casasopra nel Corriere del Ticino del 25 settembre 2009.
Vedi intervista dell’ing. Nada (in English) del 13 ottobre 2009
La mia mozione, adottata dal Consiglio degli Stati, è ora oggetto di discussione a New York, sede dell’ONU; vedi Le Temps del 14 novembre 2009.
E qualcosa si muove: il Consiglio di Sicurezza ha adottato una risoluzione che istituisce la funzione di Ombudsman per le liste nere. Siamo ancora tuttavia lontani da una soluzione veramente soddisfacente. Vedi Le Temps del 18 dicembre 2009. Il 5 settembre 2010 anche il Consiglio nazionale approva la mozione. Il Parlamento svizzero è così il primo Parlamento che si ribella apertamente contro il Consiglio di sicurezza, ritenendo inammissibile che attraverso il diritto internazionale e sulla base di decisioni senza alcuna legittimità democratica si possano corto-circuitare i diritti fondamentali del nostro ordinamento. Sul voto di questa mozione, vedi alcuni commenti della stampa.

L’ing. Youssef Nada parla della vicenda in un’intervista all’ “Egyptian Independent” dell’11 ottobre 2009.

Altra decisione molto importante nel senso auspicato: la Corte suprema britannica condanna il sistema attuale delle Liste Nere. Ho subito reagito con un comunicato stampa nella mia qualità di relatore del Consiglio d’Europa.

Il 23 marzo 2011 si è svolto il dibattimento dinanzi alla Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo nella causa Nada Contro Svizzera. La sentenza verrà resa nota tra qualche mese. Vedi il comunicato della Corte e una notizia di stampa. In precedenza, il 7 dicembre 2010, avevo sottoposto alla Corte le mie osservazioni.

12 settembre 2012: la Corte europea dei diritti dell’Uomo accoglie il ricorso di Youssef Nada e condanna la Svizzera. Vedi: il Comunicato stampa della Corte; e la Sentenza integrale; di particolare interesse è la posizione espressa dal Guidice Svizzero Giorgio Malinverni che condivido pienamente. Questa sentenza è molto importante: per Youssef Nada, che dopo anni di battaglie, ottiene il pieno riconoscimento della sua onorabilità, importante anche per tutti i cittadini residenti nel nostro paese, poiché questo caso ha dimostrato che fortunatamente esiste una giurisdizione ancora in grado di proteggere i diritti fondamentali laddove le nostre istituzioni non sono stato in brado di farlo. Vedi anche un riassunto della vicenda nel filmato del servizio inglese di SwissInfo

Commissione d’ammissione al servizio diplomatico:

Membro da numerosi anni di questa commisssione ho rassegnato le dimissioni a seguito di un fatto che considero grave e scorretto. Con me hanno abbandonato la Commissione anche due docenti universitari, i professori de Senarclens e Heinard, nonché l’ex Consigliera agli Stati solettese Rosemarie Simmen. La Capa del DFAE ha eliminato sei candidati molto validi, la cui sola colpa è di essere di sesso maschile. Tale agire è manifestamente contrario alla Costituzione. Chiamati a giudicare 32 candidati sottopostici dal DFAE (23 uomini e 9 donne !!) abbiamo proposto 14 candidati, 10 uomini e 4 donne (il Dipartimento aveva avvertito che ne aveva bisogno una quindicina). La signora Calmy-Rey ha scelto alla fine 4 donne e 4 uomini, modificando così a concorso avvenuto le regole del gioco.
Lettera di dimissioni del 1° febbraio 2006
articolo NZZ am Sonntag del 5 febbraio 2006

Sport e doping:

Il collega Büttiker ha presentato una mozione postulando l’introduzione di norme penali nei confronti degli atleti che hanno ricorso al doping. Con un breve intervento, ho sostenuto la mozione, poi accettata, nonostante l’opposizione del Consiglio federale:
Marty 6 dicembre 2004

Pro Helvetia:

L’esposizione di un “artista” a Parigi, finanziata da Pro Helvetia, ha suscitato scandalo a causa delle rappresentazioni scurrili e volgari nei confronti della nostra democrazia e di un consigliere federale. Il Consiglio degli Stati ha così deciso di togliere un milione di franchi dal preventivo 2005 alla voce a favore di Pro Helvetia. Ho tentato, vanamente, di oppormi a tale decisione che considero sbagliata. Il mio intervento:
Marty 7 dicembre

Parchi nazionali e regionali:

Il Consiglio Federale aveva annunciato di rinunciare a presentare la legge istituente i parchi nazionali, regionali e suburbani.
Ho presentato una mozione tesa ad obbligare il Consiglio federale a rivedere la sua decisione:
Mozione Marty 9 marzo 2004
La mozione è stata accolta, nonostante l’opposizione del Consiglio federale, con 25 voti favorevoli contro 11 contrari.
Vedi il mio intervento:
Marty 15 giugno 2004

Servizi postali per tutti – iniziativa popolare:

L’iniziativa mi sembra una battaglia di retroguardia e penso anche che i veri problemi del Paese siano altri. Abito un piccolo comune di montagna dove l’ufficio postale è stato chiuso. Il servizio alternativo a domicilio è eccellente. Seguendo il dibattito sull’iniziativa popolare ho sentito il bisogno di dirlo:
Marty 8 marzo 2004

Blocher in Governo…

Ecco il mio commento a caldo, riportato da Le Temps dell’11 dicembre 2003:
Le soulagement était donc général, en fin de matinée dans les rangs radicaux, hormis chez les femmes et quelques représentants de la minorité latine. C’était notamment le cas du Vaudois Yves Guisan et du Tessinois Dick Marty, lequel se déplorait que les élites aient eu un comportement aussi émotionnel que le corps électoral dans une votation populaire et aient cédé au chantage, paradoxalement au nom de la concordance. «On a élu, regrettait le conseiller aux Etats tessinois, une personne qui a fait au cours de sa carrière politique appel aux sentiments les plus bas de la personne humaine.» «On n’a même pas, poursuit-il, critiqué ce diktat, et c’est ce que je n’arrive pas à accepter.»

Swissair:

La vicenda del grounding della Swissair e il mantenimento di una compagnia svizzera hanno posto la classe politica e il paese tutto dinanzi una scelta difficile. Al tema è stata dedicata una sessione speciale. Il mio intervento:
Marty 20 novembre 2001
Con il credito votato ho poi saputo che taluni creditori che avevano minacciato di non più assicurare le prestazioni erano stati rimborsati, in manifesta violazione del principio dell’uguaglianza di trattamento. Ho così interrogato il Consiglio federale:
Interpellanza Marty 18 giugno 2003
Il Governo non intende fornire dati: si rifugia dietro la protezione dei dati. Vedi:
Corriere del Ticino 12 settembre 2003

Prevenzione del tabagismo:

Mi sono pronunciato a favore della creazione di un fondo per la prevenzione del tabagismo:
Marty 19 marzo 2003

la nuova legge sui casinò:

Legge che ha dato luogo a numerose e complesse discussioni. Una mia proposta di minoranza di riconoscere ai Cantoni una parte maggiore dei ricavi fiscali è stata approvata con un voto di maggioranza! Vedi i miei interventi sul tema:
Marty 18 dicembre 1997

i soldi di milosevic:

Ho interrogato il Governo sull’eventuale presenza di fondi in Svizzera appartenenti a Slobodan Milosevic:
Interrogazione Marty 21 aprile 1999

radio svizzera internazionale:

La partenza improvvisa della direttrice (ticinese) di RSI e i problemi di questo importante ente per l’immagine della Svizzera nel mondo sono stati oggetto di una mia interpellanza:
Interpellanza Marty 10 dicembre 1998
Discussione in Plenum:
Marty 18 marzo 1999

fondi ebraici

Le minacce di boicotto espresse contro il nostro paese dagli Stati Uniti mi hanno indotto a proporre eventuali misure di ritorsione. La mia interpellanza è stata sottoscritta da ben 34 colleghi:
Interpellanza Marty 19 marzo 1998
Discussione in Plenum:
Marty 8 giugno 1998

Guerra nei Balcani:

Il problema della guerra nei Balcani con l’afflusso di rifugiati nel nostro paese e la necessità di aiutare le persone sul posto in due mie raccomandazione:
Raccomandazione Marty 21 aprile 1999
Raccomandazione Marty 21 aprile 1999_2
Marty 15 giugno 1999