CIA – Carceri segrete renditions

Le terrorisme s’explique par l’absence d’espoir
Albert Camus

Sulla vicenda delle carceri segrete della CIA in Europa e sul ruolo del Consiglio d’Europa vedi la cronologia allestita dal Consiglio in febbraio 2016.

2005

Le denunce di Human Rights Watch, del Washington Post e della catena ABC circa l’esistenza di centri segreti di detenzione in Europa, creati e gestiti dai servizi segreti americani, hanno suscitato notevole scalpore. L’Assemblea parlaamentare del Consiglio d’Europa ha chiesto che venisse faatta luce sulla vicenda. Sono stato così designato relatore nel novembre del 2005. Anche il Parlamento europeo ha creato nel gennaio 2006 una commisssione speciaale di 46 membri incaricata di indagare su queste accuse.
Ecco le varie tappe dello svolgimento di questo mandato, con i relativi documenti:
– Comunicato 7 novembre ’05 /1
– Comunicato 7 novembre’05 /2

2006

– Nota informativa 1 del 22 novembre 2005 (francese F e inglese E)
– Nota informativa 2 del 22 gennaio 2006 F e E
Queste note sono staate redatte nella mia qualità di Presiddente della Commissione delle questioni giuridiche e dei diritti dell’uomo. Ho poi redatto una mozione per aprire formalmente la procedura di designazione di un relatore per la presentazione di un rapporto
– Mozione 23 novembre 2005 F e E
Sono poi stato formalmente nominato relatore dalla Commissione Permanente il 25 novembre 2005 a Bucarest.
– Nota informativa 2 del 22 gennaio 2006 F e E
Il 23 gennaio 2006 ho incontrato il Vice Presidente della Commissione Europea Franco Frattini per discutere dei vari aspetti inerenti lo svolgimento del mio mandato. Al termine è stato rilasciato un comunicato congiunto:
– Comunicato 23. febbraio 2006 F e E
Lo stesso giorno ho incontrato, sempre a Bruxelles, la Commissione speciale del Parlaamento Europeo per uno scambio di vedute sul tema:
Comunicato PE del 24 febbraio 2006
Il 1° marzo 2006 il Segretario Generale del Consiglio d’Europa ha presentato il suo rapporto in merito alle risposte dei 46 Stati membri ad un questionario che aveca sottoposto ai governi in virtù dell’art. 52 della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo. Il documento, che contiene parecchie critiche agli Stati, è consultabile sul sito del Consiglio d’Europa :
– Rapporto SGE COE
Una delle vicende di “rendition” (rapimento per essere consegnato al paese d’origine) è il caso del rapimento dell’Iman della moschea di Milano, vicenda chiarita da un’inchiesta condotta con grande maestria dalla Procura e dalla DIGOS di Milano. A questo caso sono già stati dedicati due libri:
– Guido OLIMPIO, Operazione Hotel California, Feltrinelli, 2005
– Guido RUOTOLO e Vincenzo VASILE, Milano-Cairo, Viaggio senza ritorno, L’Imam rapito in Italia dalla CIA, Pironti, 2006.
Questo ultimo libro è stato presentato in occassione di un convegno che si è tenuto a Palermo il 3 marzo 2006 al quale sono pure stato invitato.

Segnalo pure una ricerca giornalistica di Milos Gimes apparsa nel Das MAGAZIN del 25 marzo 2006 (rivista quale supplemento del sabato del Tages Anzeiger, Basler Zeitung e altri):
– Alle gegen Marty

Il 7 giugno 2006 ho presentato il rapporto alla commissione delle questioni giuridiche e dei diritti dell’uomo del COE a Parigi. Il dibattito dinanzi al plenum dell’Assemblea parlamentare ha avuto luogo il 27 giugno: i progetti di risoluzione e raccomandazione sono stati accolti con una larghissima (e, per certi versi, sorprendente) maggioranza. I testi della risoluzione, della raccomandazione, nonchè i vari interventi all’Assemblea e la susseguente conferenza stampa possono essere letti (o seguiti in video) sul sito del Consiglio.Vedi il rapporto del 12 giugno 2006 (in Français o in English )

Il 3 luglio 2006 sono stato pure invitato ad intervenire dinanzi alla speciale Commissione del Parlamento europeo che pure segue questa vicenda.
Il 6 settembre 2006 il presidente Bush in persona conferma l’esistenza di prigioni segrete al di fuori degli Stati Uniti: improvvisamente il rapporto presentato al Consiglio d’Europa viene letto con altri occhi. La Commissione delle questioni giuridiche e dei diritti dell’uomo mi aveva confermato, un paio di ore prima della dichiarazione del presidente americano, il mandato di relatore nella vicenda delle detenzioni segrete. Il 3 ottobre mi ha pure autorizzato a recarmi a Guantanamo per sentire i 14 prigionieri che sarebbero stati detenuti in queste carcei sgrete. Dopo quattro mesi le ASutorità americane hanno risposto picche: non sono autorizzato a parlare liberamente con i detenuti. Gli USA hanno lo statuto di membro osservatore presso il Consiglio d’Europa ciò che implicherebbe anche un certo obbligo di collaborazione con gli organi del Consiglio. In questa vicenda gli Stati Uniti non hanno prestato alcuna forma di collaborazione; il loro atteggiamento non è tuttavia più biasimevole di altri governi europei, espressamente tenuti a rispettare la Convenzione europea dei diritti dell’Uomo.
Segnalo una video reperibile su internet e concernente:
– Guantanamo

2007

Il 2° Rapporto è stato presentato a Parigi l’8 giugno 2007 e i progetti di risoluzione e raccomandazione sono stati approvati dalla Commissione delle questioni giuridiche e dei diritti dell’uomo con soli due voti contrari. Se il primo rapporto ha messo in luce soprattutto la ragnatela dei voli degli aerei CIA in Europa, il secondo si concentra sull’esistenza dei centri di detenzione segreti in Polonia e Rumania e sul programma speciale della CIA contro i “terroristi di alto valore”.
Per il testo del rapporto, della risoluzione e della raccomandazione, nonché per la viedeo della conferenza stampa, vedi:
– Rapporto 11 giugno 2007 (francese), e in inglese
Vedi estratto del Telegiornale della TSR in video

In merito alle reazioni provocate da questo 2° rapporto segnalo quella della rivista tedesca Der Spiegel e il quotidiano britannico The Guardian:
– Spiegelonline 8 giugno 07
– Guardian unlimited 8 giugno 07

I due rapporti – 2006 e 2007 – sono pubblicati nel libro : La CIA au dessus des lois ? Détentions secrètes et transferts illégaux de détenus en Europe – Editions du Conseil de l’Europe – 2008
Il cittadino germanico El-Masri è staato rapito dalla CIA e detenuto arbitrariamente in Macedonia e in Afganistan, prima di essere liberato. Egli cerca ora giustizia e ha avviato una causa negli Stati Uniti, ma i tribunali rifiutano di entrare nel merito opponendo il segreto di stato. Mi sono pertanto rivolto alla Corte suprema degli Stati Uniti mediante l’istituto del
– Amicus Curiae
Questo mio intervento è citato in un articolo del The Financial Times:
– FT 7.10.07

2008

Il 5 novembre 2008 sono chiamato a deporre come teste al processo in corso a Milano contro agenti della CIA e del SISMI (servizi segreti militari italiani) per il sequestro di Abu Omar; comunicato del Consiglio d’Europa.

2009

Il Presidente Obama ha dichiarato di voler chiudere Guantanamo e le prigioni segrete della CIA. Non sarä cosa facile. Il 27 gennaio 2009 ho tenuto una conferenza stampa sul tema, assai affollata; vedi la rassegna della stampa; l’incontro stampa può anche essere rivista in video.

Il 26 marzo 2009 sono stato sentito come testimone per 2 ore e un quarto dalla Commissione parlamentare d’inchiesta (Untersuchungsausschuss) del Parlamento germanico (Bundestag) che sta indagando sull’implicazione eventuale della Germania nelle operazioni illegali della CIA in Europa. Vedi in merito i resoconti di Tagesschau.de e di 20Minuten. Vedi anche il comunicato dello stesso giorno diramato dal Consiglio d’Europa che riprende mie dichiarazioni

Nuove rivelazioni di un ex agente della CIA confermano i rapporti presentati in giugno 2006 e 2007: vedi, ad esempio, il Tages Anzeiger del 14 agosto 2009.

E ancora: un ex-agente parla pure di una prigione segreta in Lituania: ciò corrisponde a quanto già sapevo da qualche tempo: vedi il Tagesanzeiger del 22 agosto 2009 e il mio comunicato diffuso dal Consiglio d’Europa.

2010

Nel mio rapporto del 2007 avevo scritto che ormai si era messa in moto la “dinamica della verità”. Nuove rivelazioni confermano le mie affermazioni circa il coinvolgimento della Polonia (la cui stampa e i politici mi accusarono allora molto duramente di affabulazioni; mi beccai pure una denuncia). Vedi ora Truthout del 3 agosto 2010, come pure The Warsaw Voice del 5 agosto 2010

2011

WIKILEAKS sta fornendo tutta una serie di conferme di quanto affermato nei miei rapporti di 2006 e 2007 sui voli e le prigioni segrete della CIA. Parecchi governi che avevano tacciato i rapporti di semplici elucubrazioni sono clamorosamente smentiti – un po’ volgarmente si direbbe “sputtanati” – da documenti ufficiali dell’Amministrazione statunitense resi pubblici in queste settimane. Messo in luce, anche la doppiezza del Consiglio federale nella vicenda Abu Omar, l’imam della moschea di Milano sequestrato dalla CIA (con la complicità del SISMI) e trasportato per via aerea in Germania e poi in Egitto (dove fu torturato prima di essere riconosciuto innocente) attraverso lo spazio aereo svizzero. il Governo svizzero mentre proclamava pubblicamente che la sua politica era fondata sul più stretto rispetto e l’attiva difesa dei diritti dell’uomo, ha intenzionalmente tardato a rilasciare la necessaria autorizzazione al Ministero della Confederazione per aprire un procedimento penale a dipendenza del sequestro Omar (il crimine essendosi in parte svolto su territorio svizzero). Non solo: una volta data l’autorizzazione, la più stretta collaboratrice del Ministro della giustizia Christoph Blocher si precipitava all’Ambasciata USA per tranquillizzare lo Zio Sam: tranquilli, l’inchiesta finirà nel nulla. E così fu.Wikieaks documenta anche gli sforzi dell’amministrazione americana per discreditare il mio lavoro e la mia persona. Vedi l’analisi dei documenti resi pubblici da Wikileaks su questa vicenda fatta dal quotidiano Le Temps del 16 febbraio 2011.

Riunione straordinaria contro il terrorismo del Consiglio di sicurezza dell’ONU a Strasburgo il 19 aprile 2011. Per quell’occasione con il Collega Tomlinson, a nome della Commissione delle questioni giuridiche e dei diritti dell’Uomo, abbiamo pubblicato una dichiarazione in merito alle modalità di lotta al terrorismo.

A 10 anni del 9/11, il Commissario dei diritti dell’uomo del Consiglio d’Europa, Thomas Hammerberg, richiama il dovere di fare luce completa sui delitti commessi nel nome della guerra al terrorismo. Oltre al comunicato del 1. settembre – citato in Attualità – vedi anche lo scritto del 5 settembre, in versione versione Français e in versione versione English.

ROMANIA Nel primo rapporto del 2006 e, in modo più determinato, avevo indicato che la CIA aveva gestito dei centri di detenzione illegale in Polonia e in Romania. Le autorità dei due paesi hanno contestato con particolare violenza le mie affermazioni. In Polonia nel frattempo un’inchiesta è in corso e non sussiste più dubbio alcuno sull’esistenza di carceri segrete della CIA nella prima metà degli anni 2000. Le autorità rumene sono state particolarmente virulente nei miei confronti negando ogni addebito. Se per la Polonia ero stato in grado di indicare anche il luogo dove si trovava il centro di detenzione, per la Romania sapevo con certezza dell’esistenza, ma mi mancavano alcuni dati relativi alla localizzazione precisa. Grazie al lavoro di giornalisti di investigazione che hanno continuato il mio lavoro è oggi possibile essere molto più precisi. Vedi il Wahingron  Post dell’8 dicembre 2011 e la SüddeurscheZeitung dello stesso giorno, nonché  il lancio della trasmissione Panorama della TV tedesca ARD, i cui giornalisti sono all’origine di queste nuove rivelazioni. Ho preso posizione in merito a queste rivelazioni sul sito del Consiglio d’Europa.Altro contributo della BBC, sempre l’8 dicembre 2011. Inoltre Tribune de Genève dell’8 dicembre 2011, Ticino Libero del 9 dicembre 2011.

2012

Le notizie si sussuegono: tutte confermano il contenuto del rapporto del 2007 e illustrano come i governi abbiano mentito. La politica rimane largamente indifferente e il diritto e la giustizia sono difese da organizzazioni non governative. Vedi a esempio ancora un articolo concernente l’implicazione della Polonia in Open Society Justice Initiative del del 16 luglio 2012 e un altro la vicenda Al Masri e l’implicazioni di importanti aziende private in Computer Weekly – International del 27 luglio 2012. La Romania ha sempre negato la sua implicazione nelle carceri segrete della CIA, accusandomi di essere un affabulatore. Già abbiamo segnalato il servizio della TV germanica che ha filmato il luogo dove la CIA tratteneva illegalmente dei detenuti a Bucarest. Ora un ex-detenuto denuncia la Romania davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo: vedi il comunicato della Open Society Justice Initiative del 6 agosto 2012 e il testo della denuncia del 2 agosto 2012.
Per quanto concerne l’evoluzione della situazione in Polonia – dove fui denunciato! – vedi l’articolo in The Economist del 28 agosto 2012.

Il 12 settembre 2012, la Corte europe dei diritti dell’uomo condanna la Svizzera nel caso dell’ing. Youssef Nada, residente a Campione. In discussione l’applicazione delle sanzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Vedi l’apposita rubrica.

Il 13 dicembre 2012, la Corte europea dei diritti dell’uomo condanna la Macedonia per aver consegnato, al di fuori di qualsivoglia procedura giudiziaria, Kaled El-Masri alla CIA americana. Trasportato alla prigione di Kabul, El-Masri è stato torturato. Ci si è poi accorti che non si trattava della persona ricercata; è stato rilasciato senza una parola di spiegazione della campagna in una regione discosta dell’Albania. La Corte cita ripetutamente il mio rapporto del 2007. È il primo caso di rendition trattato dalla Corte di Strasburgo. Si tratta – mi si consenta di rilevarlo – di un’importante conferma della verdicità e della rilevanza del rapporto presentato all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

2013

La Open Society Justice Initiative, una ONG americana, ha pubblicato un importante rapporto sulla vasta complicità degli Stati nel mondo intero nell’applicazione dei metodi illegali della CIA nel nome della “guerra al terrorismo”. Si tratta di Globalizing Torture: CIA secret detention and extraordinary rendition operations.” . Si tratta di un’ulteriore conferma di quanto accertato e sostenuto nel mio rapporto del 2007. Vedi la mia intervista nella Aargauer Zeitung del 6 febbraio 2013.

A proposito della sentenza della CEDU del 13 dicembre 2012 nel caso El Masri, segnalo i vari commenti nel Blog della CEDU del 20 febbraio 2013.

Il Commissario per i diritti dell’Uomo del Consiglio d’Europa chiede che sia fatta finalmente giustizia per i crimini  – sequestri di persona, torture – commessi dalla CIA nell’ambito della cosiddetta “guerra al terrorismo”. Richiama esplicitamente i miei rapporti in merito: comunicato stampa dell’ 11 settembre 2013.

Due persone, ora detenute a Guantanamo, hanno sporto denuncia contro la Polonia presso la Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo.: ritengono di essere stati trattenuti e torturati della prigione segreta della CIA in Polonia. La Corte europea, in seduta in camera (chiusa al pubblico) ma alla presenza delle parti mi ha lungamente ascoltato in qualità di teste – esperto nel corso del mese di disembre.

2014

Il Consiglio d’Europa ha pubblicato recentemente una utilissima cronologia di tutto questo dossier.

Il 24 luglio 2014 la Corte europea dei diritti dell’Uomo accoglie il ricorso dei due detenuti di Guantanamo (di cui si è detto sopra) e condanna la Polonia. Si tratta indubbiamente di una sentenza storica. La Corte cita ampiamente i due rapporti Marty del 2006 e del 2007. il rapporto Marty del 2011 sull’abuso del segreto di stato nonché la testimonianza resa in dicembre scorso dinanzi la Corte.
Vedi il comunicato stampa della Corte (in francese) e il testo della sentenza.

E ora anche il Senato degli Stati Uniti. La Commissione presieduta dalla Senatrice Feinstein ha pubblicato parte del suo rapporto sulle pratiche illegali della CIA nella cosiddetta guerra al terrorismo: arresti illegali, torture di ogni genere. Sprattutto, la Commissione stabilisce che tali torture non solo sono illegali e moralmente inaccettabili ma anche del tutto prive di qualsiasi efficacia nella lotta al terrorismo.
Tali fatti non sono purtroppo sorprendenti. Invito a leggere il rapporto che ho presentato all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa nel 2007. Allora fui accusato da molti di aver scritto un romanzo di cattivo gusto; a quei tali – se mi si perdona la battuta sarcastica – avrei voglia di dire che dovrebbero ora denunciare il Senato americano per …plagio !
Tra i molti articoli che sono stati pubblicati sul tema, segnalo quello della ex ministra della Giustizia della Germania – e anche mia collega al Consiglio d’Europa – Herta Däubler-Gmelin nella Suddeutsche Zeitung del 18 dicembre 2014.

2015

La sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo che ha condannato la Polonia è ora definitiva: la Grande Camera della Corte non ha ritenuto di dover rivedere il gioudizio. La Polonia é così chiamata a risarcire le due persone di cui è stato possibile stabilire la loro presenza nelle carceri illegali della CIA in Polonia. Ricordo che ero stato sentito come teste/esperto dalla Corte in questa vicenda.
Vedi il Financial Times del 19 febbraio 2015
Altro articolo assai interessante dell’Economist del 26 febbraio 2015

La Romania ha sempre negato di aver ospitato carceri segrete della CIA e mi ha accusato di mentire e di offendere il popolo rumeno. Ora, l’ex-Presidente Iliescu ha finalmente ammesso: vedi Der Spiegel del 22 aprile 2015, nonché la dichiarazione della Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa del 24 aprile 2015.

Anche la Lituania ha ospitato carceri segrete della Cia.

Vedi anche lo studio allestito dal Parlamento Europeo (più di 9 anni dopo il mio primo rapporto)

2016

La Corte europea dei diritti dell’uomo si è pronunciata sul caso Abou Omar (soprannome di Hassan Mustafa Osama Nasr), un imam egiziano che aveva ottenuto l’asilo politico in Italia, sequestrato da agenti italiani e della CIA e consegnato da quesi ultimi alle autorità egiziane che lo hanno torturato. La Corte ha dato ragione ai magistrati del Pubblico Ministero (Spataro e Pomarici) e condannato l’Italia, i cui successivi governi di destra e di sinistra, avevavo intralciato le inchieste. Vedi la sentenza della CEDU del 23 febbraio 2016, che cita più volte il mio rapporto di dieci anni or sono.

Dieci hanno dopo, i governi rispondono … (e, dico io, continuano a non dire la verità !). Vedi il comunicato della presidenza dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa:
Les Etats membres donnent les dernières réponses sur les ‘prisons secrètes’ et les restitutions de la CIA
• 26/02/2016 • PRÉSIDENCE 
Pedro Agramunt, Président de l’Assemblée parlementaire du Conseil de l’Europe (APCE), a salué la troisième et dernière série de réponses des gouvernements des Etats membres de l’Organisation aux questions sur leur participation éventuelle aux détentions illégales de la CIA en Europe ou aux « vols de restitution » à travers l’espace européen au cours des années qui ont suivi l’attentat du 11 septembre 2001. Sept Etats – Autriche, Danemark, Allemagne, Lituanie, Pologne, Roumanie et Royaume-Uni – ont communiqué des renseignements complémentaires pour l’enquête, entamée en 2005, avant qu’elle ne soit close au début de ce mois par le Secrétaire Général du Conseil de l’Europe, Thorbjørn Jagland. Ces renseignements ont été rendus publics aujourd’hui. C’est Terry Davis, prédécesseur de M. Jagland, qui avait entamé l’enquête sur la question, en se prévalant des pouvoirs qui lui sont conférés par la Convention européenne des droits de l’homme, laquelle interdit expressément la torture. « Aujourd’hui, l’Europe est confrontée à nouveau à la menace de la terreur », a déclaré M. Agramunt. « Il faut qu’elle la combatte avec fermeté en faisant usage de toutes les armes juridiques dont elle dispose, mais ce sombre chapitre de l’histoire de notre continent montre qu’il y a des lignes rouges à ne pas franchir. J’espère sincèrement qu’on ne torturera plus jamais sur le sol européen, avec la complicité des autorités nationales ». « Je suis fier du rôle joué par le Conseil de l’Europe pour contribuer à révéler comment certains pays européens se sont rendus complices de torture. Il y a dix ans, l’Assemblée parlementaire présentait les premières preuves crédibles de ces événements dans deux rapports accablants du sénateur suisse Dick Marty. Depuis, à la suite d’un travail approfondi mené par beaucoup d’autres organes de l’Organisation, la Cour européenne des droits de l’homme a établi que trois Etats membres – la Pologne, « l’ex-République yougoslave de Macédoine » et l’Italie – avaient commis des violations sérieuses de la Convention. D’autres affaires sont pendantes contre la Lituanie et la Roumanie », a-t-il ajouté.

2018

Il governo Macedone si scusa con Kaled El-Masri dopo 14 anni dai fatti. El-Masri era stato fermato alla frontiera quando si apprestava ad attraversare il paese per recarsi in Grecia. I servizi segreti macedoni lo hanno trattenuto due settimane in una stanza di albergo a Skopje prima di consegnarlo alla CIA. El-Masri fu poi trasportato in Afganistan, dove fu torturato. I servizi americani, che agivano con la complicità dei colleghi tedeschi, si accorsero poi che erano incappati in un caso di omonimia: cercavano un altro El-Masri. Fu rilasciato, senza una parola di scusa, senza un dollaro di indennizzo.
Quando racontò la sua storia nessuno volle credergli e fu tacciato di mitomani e truffatore. Incontrai El-Masri e il suo giovane avvocato. Raccontai la sua storia nei rapporti del 2006 e 2007. A poco a poco la verità venne a galla, anche se le autorità macedoni continuarono a negare. Per finire, la Corte europea dei diritti dell’Uomo, basandosi anche sul mio rapporto, condannò la Macedonia.
Ora, finalmente, arrivano le scuse del Ministero degli Affari esteri della Macedonia.

La Corte europea dei diritti dell’Uomo ha ora condannato anche la Romania e la Lituania per aver ospitato illegalmente delle carceri segrete della CIA sul proprio territorio. In occasione delle deliberazioni della Corte, ero stato lungamente ascoltato in qualità di testimone-esperto. ascoltato in qualità. Ulteriore conferma, dunque del nostro rapporto del 2007! Vedi, tra molti altri, l’articolo dell’avv. P.-Y. Bosshardin Le Courrier del 7 giugno 2018, La Cour européenne conscience juridique de l’Europe.

A due decenni degli attentati dell’11 settembre, un interessante articolo del Washington Post del 29 ottobre 2021 sul ruolo della Polonia (dove sono stato denunciato per calunnia, il mio rapporto essendo stato allora considerato fantasioso e privo di qualsiasi fondamento …).
We asked Poland to hide our black sites. Then we left it hanging

C’è chi mi chiederà: perchè impegnarsi in battaglie così lontane? La risposta è semplice: è il mio compito di presidente della commissione dei diritti dell’uome del Consiglio d’Europa; ma soprattutto perchè chi non sa difendere la libertà altrui non saprà di certo difendere la propria.

Per altri articoli ed interviste sul tema vedi nel Menu la rubrica Pubblicazioni, sezione Terrorismo e società